lunedì 13 aprile 2020

Musica sull'abisso...il testo e le mie musiche

di Marilù Oliva, edizioni Harper collins Italia



Sono convinta che la scelta di un romanzo abbia tante variabili. Un tempo si aspettava di andare in libreria per girovagare tra gli scaffali, attendere le nuove uscite e sfogliare le riviste specializzate così da avere anticipazioni sulle pubblicazioni future. Alle volte nell'ultima di copertina veniva già preannunciato il titolo del romanzo successivo dello stesso autore così da suscitare l'attesa. Naturalmente ora le modalità sono cambiate, i veicoli di informazione sono i più disparati e le attese vengono spesso sollecitate già dagli stessi autori. Post sibillini sui social, dirette in streaming, partecipazioni a programmi online e tanto altro fa sì che già molto molto prima non solo si sappia dei romanzi ma anche delle vite degli autori i quali non vivono più in un olimpo irraggiungibile ma sono persone normalissime che scrivono rubando tempo alla loro vita barcamenandosi tra famiglia, lavoro, vita sociale, cucina, vacanza e tanto altro spesso postato senza problemi sui social. Serve per tenere vicini i lettori e farli affezionare. Da un lato non posso dare torto a questo nuovo sistema (ne sono catturata anche io) ma dall'altro, in fondo, se l'autore vale e ti convince non occorrono tanti spot per conquistarti.
E' quanto mi è successo con l'autrice Marilù Oliva della quale ho dapprima letto "L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre" e poi, catturata dal suo stile narrativo mi sono incuriosita ad altri romanzi.

La mia indole, passione e amore per la musica si è fatta subito conquistare da Musica sull'abisso. Il romanzo è un giallo, il secondo che vede protagonista l'ispettrice Micol Medici ed è ambientato a Bologna. Il mio obiettivo non è farne una recensione ma narrare delle musiche che a questo romanzo abbinerei.
Il romanzo narra di omicidi seriali commessi nei confronti di alcuni componenti di una intera classe del Liceo Classico più in vista della Bologna bene,cominciati già durante l'ultimo anno e poi ripresi a distanza di tempo.
L'abilità della ispettrice sta nell'evidenziare la serialità e poi ovviamente trovarne il colpevole.
La classe era tra le migliori mai avute negli anni dai docenti, alunni ambizioni, curiosi che maneggiavano il latino in modo superbo tanto da farne una seconda lingua, comporre canzoni e riprodurre stili di vita e tradizioni.
La lettura del romanzo è stata per me molto coinvolgente perchè al di là della vicenda, sapientemente narrata con la giusta dose di suspence, molto è stato dedicato alla ricerca e alla cura del dettaglio. La conoscenza dei classici, l'ambientazione geografica, l'approfondimento del territorio sono dettagli non trascurabili in un romanzo degno di nota, essi fanno si che la lettura sia completa e trasferisca al lettore quella conoscenza che cerca vuole ampliare. 
L'ispettrice di polizia ascolta molto la musica femminile, un'impronta netta dell'autrice in questo ambito, cantanti quali Soha, Iyeoka ed altre sono la colonna sonora della sua vita e dei suoi momenti di riflessione. 
Durante la lettura, in alcuni momenti del romanzo, per alcuni luoghi e personaggi, la mia mente musicale mi ha rimandato ad autori, ad opere liriche o a musicisti attuali che con le loro composizioni potevano suggellare situazioni e caratteristiche peculiari aggiungendo ciò che le parole poi si fermano dal raccontare.
Mi permetto questi collegamenti

Capitolo XXXVIII
" La catabasi è la classica di scesa agli inferi...Eracle,che scese nell'Ade durante la sua dodicesima fatica, e Orfeo,che era andato negli inferi per riprendersi la sposa Euridice..."
Naturalmente qui l'ideale per l'ascolto è

Sui Protagonisti
ADELAIDE: Faraualla: Domina, a colei che tesseva la trama ordita sui sentimenti adolescenziali, la dea del Fato
GWUENDALINA Faraualla,Sciatavinn, la corsa mattutina, l'adolescenza sofferta, il non sentirsi mai libera nel proprio corpo

I sogni di Micol...
Il sogno su Roven:

Il sogno su James:

Lorenzo...prima di morire...
"l'ultima cosa che percepii fu una goccia che cadeva sulla mia fronte: una sua lacrima..."

Buona lettura e buon ascolto
Chissà se un domani ne verrà fuori una serie tv e queste mie idee saranno spunto per gli sceneggiatori.

Annalisa

domenica 8 dicembre 2019

Come un delfino

di Gianluca Pirozzi, L'Erudita - Giulio Perrone editore



I delfini non giocano tra le onde
come la gente pensa.
I delfini si addormentano andando a fondo.
Cosa cercano? Non lo so.
Quando toccano il fondo
si svegliano all'improvviso
e risalgono perché il mare è molto profondo
e quando salgono cosa cercano? Non lo so.
E vedono il cielo e gli ritorna il sonno
e di nuovo scendono addormentati,
e ancora toccano il fondo del mare
e si svegliano e riprendono a salire.
Così sono i nostri sogni.    ( Silvina Ocampo)
La vita di Vanni è come quella dei delfini, cercare di risalire da un profondo senso di buio alla ricerca di qualcosa che non sa cosa possa essere e che forse lontanamente potrebbe essere felicità.

La trama
Vanni fugge dalle proprie origini, dalle complicate dinamiche familiari e dalle perdite strazianti che
segnano la propria infanzia nella Napoli degli anni Settanta. Una costante assenza di affetto da parte del padre, una pena continua nei confronti della madre sempre vittima del marito e dei suoi modi irascibili ne fanno un uomo sensibile, introverso e non abituato ai sentimenti. Un vuoto scuro e profondo lo segue ovunque.
Riesce così faticosamente a costruirsi una nuova dimensione esistenziale. A Roma, la ricerca della propria identità e dell’amore lo legano dapprima a due uomini restando profondamente deluso e ferito e poi a Tiago, col quale matura il sogno di costituire una famiglia. Col tempo questo desiderio prende
forma grazie all’amicizia con Amandine. Tuttavia, una nuova scossa minerà l’assetto della vita di
Vanni, mettendolo di fronte a terribili situazioni in cui aveva spesso immaginato di trovarsi nei suoi incubi peggiori.

La critica
Il romanzo Come un delfino è diviso in più parti narrative con situazioni temporali differenti.
Una prima parte affronta la vita di Vanni sin dall'infanzia fatta di grandi complicità con il fratello e e con la nonna e amore e sofferenza per la madre. Infatti Vanni è figlio di un celebre scultore, iroso, dominante e egocentrico tanto da umiliare fortemente la moglie e la suocera, da scattare per un nulla e da tenere così tutti quanti sul filo del rasoio poichè da momenti di serenità passa a follia pura e rabbia.
Nonostante ciò la madre continua ad essere una nota traduttrice di romanzi dal francese, Vanni e il fratello Maso sono seguiti con affetto e grande sentimento dalla nonna e la loro vita scorre rapida. L'improvvisa perdita della nonna e poi del fratello lo fanno piombare nel buio. Una tragedia familiare che avrebbe dovuto far unire la famiglia e cercare di superarla insieme invece la divide isolando ognuno nel proprio dolore.
La narrazione scorre densa e ricca di dettagli in ogni istante della vita di Vanni, lo vediamo a Napoli, a Roma nella sua quotidianità, attraverso le strade, le amicizie, i pensieri.
La ricerca del dettaglio, già incontrata nell'autore nel precedente romanzo (Nomi di donna, recensito nel 2016, nda) si acuisce in questa narrazione. Seguiamo Vanni ovunque,  e dopo tanto peregrinare lo vediamo finalmente sereno a Bruxelles,in cui con un cambio lavoro  si sente più appagato, con un compagno stabile e un'amica sincera.
La seconda parte è un diario in cui Vanni si apre, si racconta, fa uscire il suo buio e ne viene fuori lentamente.
L'incontro con Tiago è salvifico per Vanni perchè egli è la persona giusta per innescare fiducia, vedere il mondo in altra prospettiva, sperare sempre in un domani senza aspettarsi catastrofi.
L'intesa e la tenerezza del loro rapporto non viene fuori in maniera didascalica ma sentita e sincera, ci si affeziona alla coppia in modo graduale e tenero. I sentimenti sono veri, vissuti e naturali.
Poi passa del tempo e Vanni a distanza ritorna a scrivere, sereno, amato, proiettato verso il futuro con Tiago e la piccola Tea. L'equilibrio è ristabilito, ora è a galla più spesso e finalmente vive tutto con più serenità
 La felicità diviene così un traguardo, raggiungibile solo accettando il proprio dolore.
Ma la vita preserva sempre destini inattesi e Vanni si ritrova ancora a fronteggiare ciò che gli si para dinanzi. Nel romanzo sono affrontate senza retorica tematiche di attualità come le coppie arcobaleno, la omogenitorialità, la diffidenza sociale e l'amore che vince su tutto e ne dimostra la sua forza.

Gianluca Pirozzi, con uno stile incisivo, scandaglia nel profondo la vita intima di tutti i personaggi,
mostrando come anche le fragilità possano rivelarsi una risorsa.
Si tratta di una storia drammatica e intensa che scandaglia a fondo le vite intime di tutti i suoi personaggi e il lettore ne segue ogni passo. Non si termina pagina di diario senza restare in attesa della successiva perchè comunque in ogni riga vien fuori un presagio e l'attesa si svela nella quarta parte del romanzo. Come un delfino è lo specchio della vita:  vi è il dolore persistente da cui emerge l’infinita capacità di resistere e di amare.

Annalisa Andriani

domenica 25 novembre 2018

Amor di terra lontana

di Mariagraziella Belloli

Sogni di carta, Edizioni letterarie



Bitritto, un piccolo centro della provincia di Bari, sconosciuto ai più,  rinasce, prende vita e si impone all'attenzione dei lettori per una delicata quanto breve storia d'amore tra due giovani vissuti nel Cinquecento.
Caterina del Pozzo  è la sorella nubile del Arcivescovo Antonio del Pozzo, nominato dal Santo Padre nel 1562. Tutta la famiglia si trasferisce nella Terra di Bari e, nei mesi estivi  in particolare, nel Castello di Bitritto di cui il Vescovo è Barone. La fanciulla si innamora perdutamente dell'amico Giovanni Guidotti di Bologna e sorpassando le convenzioni decidono di sposarsi.
Non è soltanto la leggiadria della nobile fanciulla, nè la passione che li travolse ad attrarre il lettore ma la scoperta di un passato misconosciuto.
Dal libro, infatti, vien fuori una Bitritto rinascimentale, ricca di storia, grazie alla presenza di personaggi che hanno saputo valorizzare la bellezza paesaggistica. Non solo, eleggendola a residenza, essi hanno voluto arricchirla con la loro arte, quale il pittore Hovic, il madrigalista Stefano Felis, entrambi stimolati dal vescovo umanista Antonio del Pozzo.

Gli stessi giovani sposi vollero arricchirne il patrimonio costruendovi la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.

Un racconto che sembra uscito da un diario dell'epoca, che ne riprende lo stile ed il linguaggio per la pudicizia delle parole d'amore, per le metafore adottate a riprova di un sentimento totalizzante.
E' "l'amor cortese" di letteraria memoria, espresso con i versi dei trovatori, fuori dal nostro tempo ma che conserva tutto il suo fascino e cattura l'attenzione!

mercoledì 13 giugno 2018

Sice. Le bambole non hanno diritti



Di Fernando Santini, ed. Dark Zone



In una estate rovente vengono commessi degli omicidi tra loro apparentemente distanti e provenienti da ambienti totalmente differenti. Un regista minore viene trovato morto a casa sua e un adolescente extracomunitario viene recuperato dalla foce del Tevere. Mentre il primo sembra riguardare ambienti omosessuali e poco limpidi, il secondo apre una voragine su una indagine ampia e lontana da Roma.
Ad indagare su questi omicidi viene chiamato il Vice Questore Marco Gottardi, romano, a cui viene affiancata una squadra eterogenea, composta dai migliori investigatori sulla scena: SICE, Squadra Investigativa Crimini Efferati.
Nell'arco di poche settimane, le indagini si fanno serrate e si aprono scenari impensabili in cui sono coinvolti i Centri d'accoglienza per migranti, alta politica, imprenditori noti per la ricca vita mondana e ambienti apparentemente irreprensibili intrecciati a famiglie mafiose.
L'azione investigativa del SICE viene coadiuvata da un'organizzazione segreta che compie indagini parallele, arriva prima a fonti ignote e completa con azioni, non sempre limpide e legali, il lavoro della giustizia. ARCO è composta da membri intoccabili e spinti da motivazioni alte ma con capacità che vanno al di sopra della giustizia civile...forse perchè la amministrano?
Il romanzo è quindi un giallo-poliziesco vecchia maniera ma con elementi nuovi ed una scrittura moderna.
Pienamente inserito nel nostro tempo, il romanzo ha una trama ben costruita sull'attualità e sugli eventi di cui alle volte leggiamo nella cronaca. L'autore ha saputo raccontare in forma romanzata quanto avviene in alcuni Centri d'accoglienza, le maglie larghe dei mancati controlli, l'assenza di sicurezza e la capacità della criminalità organizzata di intrufolarsi in questi spazi di nessuno e farne il proprio territorio.  Ciò che talvolta viene raccontato su traffici di esseri umani, prostituzione, commistioni tra politica e mafia, su infiltrazioni della criminalità in spazi prima sconosciuti, trova approfondimento in questo romanzo.

La critica
Senza spoilerare troppo perchè il romanzo va letto bene e non raccontato, vi esorto a intraprendere questa lettura avvincente e completa.
Il romanzo è davvero ben scritto, la nettezza del linguaggio giova alla trama che scorre fluida e rapida. La scrittura è al tempo stesso articolata e varia.Si legge velocemente proprio perchè l'autore non indugia in descrizioni inutili e vuote. I fatti sono essenziali e ben scanditi. Ciò non toglie nulla ai personaggi che tra principali e secondari risultano ben delineati. Di ognuno si viene a sapere la sua vita attuale e il passato che spiega le azioni e i comportamenti del presente.
L'organizzazione segreta ARCO mi ha fatto ricordare i romanzi di Robert Ludlum e il suo circolo Matarese che reggeva le sorti di Paesi interi ed economie, grandi menti dalle vite irreprensibili che riescono a tessere le trame del potere anche con mezzi non sempre accettabili.
Ho trovato il romanzo davvero completo, intrigante e travolgente. La trama è perfettamente articolata ed al passo con i tempi. Non posso che augurare all'autore, Fernando Santini, una fulgida carriera e tanti altri romanzi a seguire.

La biografia dell'autore dalla sua voce...
Mi chiamo Fernando Santini, ho 53 anni e sono romano. Lavoro per un grande gruppo bancario italiano, curando i rapporti con alcuni grandi gruppi industriali. Ho iniziato a leggere da quando avevo dieci anni e ho potuto apprezzare centinaia di storie di alcune decine di autori, spaziando dalla narrativa alla fantascienza, dal giallo al thriller, dai classici agli autori moderni. Tre anni fa ho sentito la necessità di scrivere per dare sfogo alle tensioni della mia anima. Nacque così il mio primo romanzo Tutta colpa delle favole che pubblicai in selfpublishing e di cui stampai un centinaio di copie in autonomia per farlo leggere ad amici e parenti. La loro reazione fu entusiastica e mi spinse a scrivere altri tre romanzi che però, come per il primo, non ritenevo pronti per essere proposti ad una casa editrice. All’inizio del 2016 mi sentii pronto per mettere mano alla serie SICE su cui avevo iniziato a riflettere da qualche mese. Scrissi quindi SICE Le bambole non hanno diritti e la valutazione dei miei beta reader fu estremamente positiva. La struttura stilistica mi sembrava finalmente adatta per poter essere proposta ad una casa editrice, ma volevo essere sicuro della mia possibilità di scrivere gli altri capitoli della serie. Scrissi, quindi, anche il secondo romanzo e definii lo story board del terzo prima di decidere di cercare una casa editrice con cui collaborare. Nel febbraio 2017 firmai il contratto con la Dark Zone edizioni per i 6 romanzi della serie e, a novembre 2017, in occasione di più libri più liberi, il romanzo ha visto la luce.

Annalisa Andriani



domenica 6 maggio 2018

Il peso delle parole

di Olimpia Petruzzella
edizioni Dark Zone


Uscirà il prossimo 10 maggio il romanzo d'esordio della giovane Olimpia Petruzzella.

"Il peso delle parole" è un romanzo fresco che ho avuto il piacere di leggere in anteprima visto il legame di una vita con Olimpia. Tra le mie prime allieve di violino, sin dall'età di 3 anni si è avvicinata alla musica attraverso il Metodo Suzuki insegnato da me a Molfetta. Con l'ausilio di genitori attenti e fedeli, Olimpia, bambina talentuosa e metodica, ha vinto diversi concorsi in un periodo storico in cui la musica era già per i grandi, stupendo insegnanti e musicisti. Il suo percorso musicale si è poi concluso in Conservatorio, diplomandosi in violino ma appassionandosi sempre più alla letteratura e alla formazione classica tanto da indirizzare poi le sue scelte successive in questa direzione.


La trama

Vanessa, Sean (Roy), Logan, Mark, Michel sono i protagonisti, tra loro lontani, del romanzo cui fa da collante e calamita Diana. L'amicizia tra Diana e Vanessa è storica e profonda, risale ai tempi del liceo frequentato a Molfetta (città dell'autrice) e si evolve a Roma dove ora entrambe risiedono. Tra loro si interpone Sean dal passato burrascoso e inquieto con il quale Vanessa decide di dividere un appartamento dopo il suo divorzio. La convivenza è difficile agli inizi ma poi si alleggerisce e diventa più confidenziale senza però che Sean riveli nulla del suo passato e ponendo rigide regole sull'utilizzo degli ambienti dell'appartamento. 
Il merito del cambiamento di Sean è dovuto a Diana che entra in scena dirompente e sicura di se' tanto da far perdere la testa all'inglese, che poi si svela essere stato un violinista che all'apice della sua carriera ha abbandonato le scene e lo strumento per sempre.
Le vicende di Vanessa e Diana si alternano sia nel presente che su piani temporali diversi in cui ci sono rimandi al loro passato, all'adolescenza a Molfetta, agli amici/nemici che hanno influenzato molto il loro carattere e le scelte di vita.
L'amicizia tra le donne è sincera ma altrettanto burrascosa tanto da allontanarsi per qualche periodo in virtù dei loro caratteri così forti e dominanti.
Attorno a Diana gravitano anche personaggi come Logan, Mark e Michel e altri minori che fanno parte del mondo teatrale e televisivo. Infatti lei è una sceneggiatrice di serie tv che dopo lavori minori finalmente approda in una serie inglese di alto livello con sceneggiatori importanti.
Amicizia, amori, nostalgia e grandi sentimenti sono il trait d'union del romanzo e dei suoi personaggi.

La critica

Nel romanzo c'è molto dell'autrice Olimpia Petruzzella. La sua vita è riflessa in entrambi i personaggi femminili riportando esperienze e vissuti che vanno dall'adolescenza al periodo attuale. Leggere di  Diana, della sofferenza attraversata a scuola per opera di compagni bulli e vergognosamente vandali, fa pensare a quanto l'autrice abbia subito in un periodo già difficile per ogni ragazza. Le scelte di trasferirsi a Roma di Vanessa, il quartiere, i primi lavori da editor, la passione per le serie tv ( di Sherlock in particolare) rispecchiano le passioni di Olimpia e la sua vita. Nel passato di Diana c'è stato lo studio del pianoforte, in quello di Olimpia il violino e le conseguenti decisioni dell'abbandono musicale.
E' bello ritrovare alcune citazioni musicali degli studi o canzoni del Metodo Suzuki, ma è ancora più bello ritrovare la propria Molfetta tra le righe del libro.
A Molfetta Vanessa si rifugia nel suo peggior momento; dai suoi genitori e soprattutto da sua nonna ritrova quei ricordi, habitat e tradizioni che seppur in subbuglio riescono a farla riprendere. I profumi del Sud sono un richiamo. La cucina, la frittura, la lunga preparazione e l'ansia di offrire alla figlia e alla nipote i suoi piatti preferiti danno a Vanessa qual calore di famiglia che a Roma le manca. 

La scrittura del romanzo è molto dettagliata in ogni punto, nessun particolare è lasciato al caso, anche se alcune volte potrebbe essere sorvolato per non appesantire la lettura.
Nel leggere "Il peso delle parole" si percorrono le vie di Roma insieme alle protagoniste, si vive la Molfetta degli adolescenti e quella attuale (non molto cambiata in realtà...), la Londra caotica e ricca di locali e vita sballata ma altrettanta attenzione è dedicata ai sentimenti dei personaggi.
Ognuno di loro ha il suo posto nella storia, la sua identità netta e definita che come una tessera va a completare il puzzle.

Originale per la presentazione del romanzo è stata l'uscita di racconti su Wattpad. Wattpad è una piattaforma online che unisce una comunità multilingua di scrittori e lettori tramite sito web o app da scaricare su telefonini o tablet. E' molto utilizzata da ragazzi e amanti della lettura veloce, riesce a mettere in contatto autori e lettori in modo sincretico e universale.


Olimpia Petruzzella ha utilizzato la piattaforma creando racconti ad hoc per ciascuno dei suoi personaggi così da suscitare curiosità e presentarli al tempo stesso. L'esperimento è andato ben oltre le previsioni ottenendo più di 2000 visualizzazioni. 

Non resta che augurare all'autrice Olimpia Petruzzella di percorrere a testa alta questa strada ambiziosa e non semplice, progettando forme di scrittura originali e diverse come l'evoluzione letteraria chiede al giorno d'oggi. Appuntamento in libreria il 10 maggio in coincidenza con il  Salone del Libro di Torino. Firmacopie allo stand della casa editrice DARKZONE 11-12 maggio
Acquisti, prenotazioni e prevendite su tutti i siti di acquisti online e 
http://www.dark-zone.it/



lunedì 16 aprile 2018

Nient'altro al mondo


 di Laura Martinetti e Manuela Perugini


Ed. Garzanti


Un romanzo molto denso è il libro di Martinetti e Perugini, amiche sin dai banchi di liceo e ora insieme scrittrici.Il romanzo narra la storia di un'amicizia che dura, come per le autrici, dai tempi della scuola. Le protagoniste, Maria e Alma sono due donne che si ritrovano a vivere la vita ricca di gioie ma anche di profondi dolori.Le loro vite si sono intrecciate ma anche allontanate per lunghi periodi, altalenando momenti intensi a distacchi duraturi. Ognuna ha il suo carattere ben definito e forte ma ammira dell'altra quegli aspetti che non riesce ad avere, a cogliere, a vivere.


La trama

Incontriamo Alma e Maria in un periodo maturo ma molto difficile della loro vita. Dopo essersi realizzate nel lavoro e anche negli affetti, entrambe si ritrovano ad affrontare un momento duro e angosciante. Maria deve rinunciare alla propria gravidanza perché extrauterina. La protagonista passa così dal turbinio dell'eccitazione per la splendida gravidanza al baratro più profondo. Sono mesi insopportabili in cui si ritrova sola e incurante del mondo esterno. Persino l'aiuto dell'amica non le è utile, anzi la rifiuta e si isola. Il dolore la scava, ogni sguardo le parla di pietà e ne soffre immensamente. L'isolamento le permette di non osservare le amiche felici, le feste di compleanno dei figli delle sue coetanee, i negozi che brulicano di mamme indaffarate. La bolla nella quale entra soffrendo la preserva dal dolore. O almeno e ciò che lei crede...
Poco dopo invece, Alma resta incinta ed è felicissima ma per non urtare la sensibilità dell'amica non le svela la notizia e aspetta diversi mesi. Il suo essere  felice traspare dal romanzo, ogni riga è intrisa d'amore e di aspettativa. Lo scoglio più grande però per Alma è il rapportarsi con Maria. 
Accade che per non far soffrire ci si allontani, non si ha la ricetta del buon comportamento in questi casi, ci si sente come elefanti in una cristalliera. Il loro rapporto subisce una battuta d'arresto per le emozioni inespresse e il blocco emotivo.Tutto si infrange con la nascita del piccolo Lorenzo e con inattesi problemi neonatali. Alma piomba nel baratro e accanto lei, nell'immediato, torna Maria non per parlarle della sua esperienza ma per farla  vivere, per riportarla alla sua natura, al suo ottimismo e alla forza necessaria.
"Il dolore è una caduta libera. Quando pensi che sia arrivato all'apice, continua a trascinarti oltre. L'essere  umano può sopportare troppo"
Alma vive un lungo periodo di non-vita in cui tutte le decisioni sono per Lorenzo, ogni suo attimo è per lui, ogni pensiero e ogni sospiro,  il respiro è bloccato e sospeso. Il supporto dell'amica è fondamentale, più di quello del marito o dei suoi genitori.
"Non è necessario essere forti per superare certe avversità. Il tempo non si ferma, prosegue. La vita continua a scorrere e ci trascina con se' come la corrente di un fiume.....Se oggi ti manca la forza, fatti portare da quella corrente. Lascia solo che il giorno trascorra. Quando domani ti volterai indietro, vedrai il dolore alle tue spalle e ti chiederai come hai fatto a superarlo".
La critica

Il romanzo si dipana in modo così semplice e naturale da ritrovarsi improvvisamente a fine libro. La curiosità di sapere la vita di Alma e Maria come prosegue, porta  a leggere avidamente le pagine che però si fanno amare e al contempo ricche. La storia base scorre con piacevolezza perché la curiosità delle vicenda spinge ad andare molto avanti. Ma è l'amore il vero protagonista. L'amore folle per il figlio appena nato, l'amore per il coniuge che improvvisamente invecchia di anni a causa delle preoccupazioni, e l'amore per l'amica inteso davvero come sentimento puro di amicizia e legame indissolubile. 
E' bello leggere da dove nasce e come si dipana la loro intesa: l' adolescenza spensierata, quell'attendersi a fine estate per riprendere le frequentazioni, i racconti sui loro amori e compagni, i dolori per la perdita dei genitori, la distanza e il ritorno a loro due. Non esiste un unico segreto per quanto riguarda l'amicizia al femminile perché ogni rapporto tra le persone racchiude i propri trucchi magici. nella vita possiamo incrociare il cammino con tante persone ma solo alcune di queste entreranno davvero in contatto con il nostro essere più profondo. (cit.A.M.Sepe)

Dal punto di vista letterario per me è stata una vera scoperta leggere le due autrici, davvero ricche e speciali. Tanti sono gli spunti di riflessione sulla vita, sul destino, come procedere indenni, superare andando oltre. Ho apprezzato molto l'alternanza dei soggetti nei capitoli, perché scritti in prima persona; ci riflettono i pensieri di entrambe le donne dai loro punti di vista, la sincerità e anche le menzogne obbligatorie per mantenere il rapporto. Molto profondi sono i pensieri di entrambe, che partendo dalle sventure sulla maternità e sugli imprevisti, ci conducono nelle pieghe più profonde dell'animo, nelle riflessioni che mai nessuno rivela a voce alta ad altri ma che conserva in se'. 
"Anche le ferite all'anima sono dolori fisici così potenti da lasciare stordito chi le subisce. Corrono da dentro. Divorano senza pietà. Sono più subdole perché invisibili all'esterno. Prendono lo stomaco,bloccano il diaframma. Eppure, modificano per sempre".
Ringrazio le edizioni Garzanti per la copia e fiducia
Annalisa

martedì 27 marzo 2018

La libreria dove tutto è possibile


di Stephanie Butland
 Ed. Garzanti



Loveday è una giovane donna dal nome speciale, lei, "giorno d'amore",  per i suoi genitori è il fulcro della loro vita, la bambina che tutti vorrebbero e l'armonia familiare per antonomasia.
Incontriamo Loveday a York, in una bella e polverosa libreria, specializzata in libri antichi ed usati, edizioni rare e ricerche specialistiche.In questo luogo magico, il sogno per ogni amante di libri, Loveday, giovane donna, vive la sua vita alquanto solitaria. Spesso scontrosa e eccessivamente timida, Loveday si trova a proprio agio solo tra i suoi volumi particolari, organizzando e riordinando il suo lavoro, reperendo alacremente testi introvabili, accontentando tutti i clienti con solerzia. Insomma la migliore impiegata che un titolare vorrebbe. Ed infatti il caro proprietario Archie non esita un attimo ad assumere Loveday quando scopre in lei non il desiderio di un lavoro ma la passione che la spinge verso la lettura e la ricerca.
Loveday spesso si scherma nella sua ritrosia ma al tempo stesso ne soffre "se fai di tutto per renderti invisibile,non puoi lamentarti che la gente non si accorga della tua esistenza". Il suo nascondersi ed essere riluttante verso chiunque è una reazione profonda ad un passato che lentamente affiora, nonostante Loveday abbia sempre fatto di tutto per affossarlo. 
"Archie sostiene che tengo ben nascoste le mie parti interessanti e che arrivare a conoscermi è un atto di fede premiato da una ricompensa. Immagino voglia essere gentile"
Lei è convinta di poter vivere in questo modo ma a tratti si sente imprigionata in se stessa, vorrebbe essere diversa ma non riesce. Per questa trasformazione...occorre l'amore...ed arriva con Nathan. Il giovane gentile ed educato è un mago di professione e poeta per passione, lentamente senza imporre nulla riesce a far uscire Loveday dal guscio, le lascia i suoi tempi e pur intuendo segreti insidiosi non insiste mai e la porta ad esibirsi in pubblico recitando poesie. L'ambiente è culturalmente vivace e le descrizioni lo fanno apprezzare molto. Sono tanti i momenti in cui ci si ritrova esattamente nel luogo descritto.  Si riesce ad immaginare questa libreria dinanzi agli occhi, la sede degli incontri di poesia è ben delineata come anche tutti gli altri luoghi.
Grazie all'influenza di Nathan e alla grande bontà, affetto e simpatia del titolare Archie, che in fondo l'ha praticamente adottata, Loveday decide di affrontare il suo passato, di cercare di conoscere meglio lo stato dei fatti e offrire altre possibilità a chi le ha voluto bene e a se stessa.
Il percorso non sarà breve ma ora Loveday ha tanti buoni motivi per intraprendere la strada. Ora non sono più solo i libri il motivo della sua esistenza ma anche le persone. La crisalide può trasformarsi in farfalla!

La critica
Il romanzo è una bella lettura piacevole e rilassante. E' ben scritto e dal taglio ironico. Loveday parla in prima persona e questa è una formula vincente per far apprezzare il personaggio. Conoscere i suoi pensieri e sentimenti dalla sua viva voce, li rende più autentici. Il libro è un omaggio a chi ama i libri, le librerie polverose che respirano di antico, la ricerca della rarità, insomma....un libro per me! E per tanti amanti della lettura come me....
"Chiunque abbia lavorato in una libreria per più di un pomeriggio vi dirà che la gente compra libri per i motivi più disparati. C'è il puro e semplice amore per i libri, la consapevolezza che lì dentro c'è una via di fuga, un'occasione per imparare, un posto per scatenare e far giocare la mente e il cuore...tutti motivi validi, nessuno dei quali però garantisce che il libro verrà aperto".
Ringrazio le edizioni Garzanti per la copia e la fiducia.
Annalisa